DAL PORTALE MARCHEINGOL - I primi chiarimenti sul protocollo FIGC
ENRICO FANELLI
PERUGIA - Non è un mistero che le varie società dilettantistiche umbre, con in testa il presidente Repace, abbiano espresso una o più perplessità riguardo il protocollo FIGC da attuare dalla serie D fino ad arrivare alle categorie giovanili. In un certo senso qualche risposta in merito sembrerebbe essere arrivata: il portale www.marcheingol.it riporta un approfondimento del protocollo stesso, anche se va detto, per dovere di cronaca, che ogni tipo di soluzione al problema è ancora lontana:
"La FIGC ha pubblicato un primo chiarimento sul Protocollo per la ripresa delle attività del calcio dilettantistico e giovanile, specificando che il modello di organizzazione e svolgimento delle gare, in modalità “a porte chiuse” o, se consentito, con la presenza di pubblico, deve considerarsi “variabile” in considerazione delle caratteristiche degli impianti e delle competizioni che vi si disputano.
Nei prossimi giorni è atteso invece un incontro tra FIGC, Lega Nazionale Dilettanti e Settore Giovanile e Scolastico per affrontare gli altri aspetti dello stesso Protocollo che, come avvenuto per l’organizzazione delle gare, richiedono dei chiarimenti per consentire alle società e ai loro tesserati di poter operare in sicurezza e nel rispetto di tutte le disposizioni sanitarie previste.
MODELLI ORGANIZZATIVI - Con riferimento al Protocollo FIGC pubblicato in data 10 agosto 2020 contenente le “Indicazioni generali per la ripresa delle attività del calcio dilettantistico e giovanile in previsione della ripartenza delle competizioni sportive (Tornei e Campionati), finalizzate al contenimento dell’emergenza epidemiologica da COVID-19”, si specifica che il modello di organizzazione e svolgimento delle gare, in modalità “a porte chiuse” o, se consentito, con la presenza di pubblico, deve considerarsi “variabile” in considerazione delle caratteristiche degli impianti e delle competizioni che vi si disputano.